Inclusione

L’Istituto Superiore “Silvio d’Arzo”, in linea con quanto previsto dalla normativa e dalle indicazioni ministeriali, promuove buone pratiche di inclusione in tutti i percorsi attivati sia a livello curricolare che extra-curricolare. In particolare, partendo da una costante analisi dei bisogni rilevati dal punto di vista degli interessi delle studentesse e degli studenti e degli obiettivi curricolari dei percorsi formativi attivati, ma anche in sinergia con la disponibilità delle risorse esterne ed interne, attiva percorsi volti a favorire una maggiore valorizzazione degli alunni, in particolare degli alunni con Bisogni educativi speciali (OMS, 2001).

La valorizzazione di ognuno è parte integrante e fondamento di una precisa sinergia tra la dimensione organizzativa dell’Istituto (Dirigente Scolastico, Segreteria), la dimensione educativa e didattica (Docenti, Referenti d’area, Funzioni Strumentali), la famiglia e gli stessi alunni, per garantire una globale presa in carico volta a promuovere un intervento efficace di personalizzazione e/o individualizzazione dell’insegnamento.

La progettazione d’Istituto prevede l’attivazione di percorsi inclusivi destinati a tutti gli alunni per favorire un migliore sviluppo della sfera relazionale ed educativa e per migliorare l’area dell’apprendimento e contrastare la dispersione scolastica sostenendo tutti gli studenti nel percorso scolastico e nelle relazioni in classe.

Le attività previste e progettate si inseriscono all’interno del curricolo come occasioni di ampliamento dell’offerta formativa per consentire, attraverso la valorizzazione della pluralità dei linguaggi e degli stili cognitivi e di apprendimento, un adeguato accrescimento personale, scolastico e sociale.

Tra gli obiettivi perseguiti dai vari progetti attivati è importante ricordare la promozione di obiettivi ascrivibili al più ampio Progetto di Vita di ogni studente e, allo stesso tempo, la valorizzazione di finalità e competenze in linea con l’offerta formativa del percorso di studi scelto, anche in vista di una spendibilità successiva delle competenze promosse.

Il nostro Istituto promuove azioni di collaborazione e cooperazione con le famiglie in linea con quanto indicato a livello normativo, per rendere significativo il patto educativo scuola-famiglia e accompagnare il processo di crescita e di apprendimento di ogni studente nell’ottica più ampia del proprio Progetto di Vita.

Studenti con disabilità

Per gli alunni con Disturbo specifico d’apprendimento (DSA), ai sensi della L.170/2010, sono predisposti i Piani Didattici Personalizzati (PDP) coerentemente con quanto indicato nella diagnosi clinica presentata all’atto dell’iscrizione o successivamente (in caso di revisione o nuova diagnosi).

La famiglia viene coinvolta nella definizione di strategie di intervento didattico ed educativo sia a scuola che per quanto riguarda lo studio individuale: solo l’alleanza educativa condivisa e sottoscritta attraverso il Piano Didattico Personalizzato, attraverso una reciproca assunzione di responsabilità educativa, può favorire il miglior sviluppo dell’alunna e dell’alunno in termini di apprendimento e successo formativo personale.

Le strategie didattiche e la valutazione sono sempre coerenti con il PDP che prevede “progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita” (CM n.8/2013) nonché la possibilità di adottare opportuni strumenti compensativi e misure dispensative che accompagneranno il percorso scolastico dello studente e saranno previsti, conformemente alla normativa in vigore al momento, per gli Esami conclusivi del ciclo di studi.

 

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Studenti con DSA

Per gli alunni con Disturbo specifico d’apprendimento (DSA), ai sensi della L.170/2010, sono predisposti i Piani Didattici Personalizzati (PDP) coerentemente con quanto indicato nella diagnosi clinica presentata all’atto dell’iscrizione o successivamente (in caso di revisione o nuova diagnosi).

La famiglia viene coinvolta nella definizione di strategie di intervento didattico ed educativo sia a scuola che per quanto riguarda lo studio individuale: solo l’alleanza educativa condivisa e sottoscritta attraverso il Piano Didattico Personalizzato, attraverso una reciproca assunzione di responsabilità educativa, può favorire il miglior sviluppo dell’alunna e dell’alunno in termini di apprendimento e successo formativo personale.

Le strategie didattiche e la valutazione sono sempre coerenti con il PDP che prevede “progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita” (CM n.8/2013) nonché la possibilità di adottare opportuni strumenti compensativi e misure dispensative che accompagneranno il percorso scolastico dello studente e saranno previsti, conformemente alla normativa in vigore al momento, per gli Esami conclusivi del ciclo di studi.

MODELLO PDP_DSA_2023 in Word

MODELLO PDP_DSA_2023 in pdf

MODULO DI APPROVAZIONE DEL PDP PER STUDENTI E GENITORI 2023 2024

Studenti con BES

Per gli alunni con Bisogni educativi speciali (ex DM 27 dicembre 2012 e CM n.8 del 6 marzo 2013), il Consiglio di Classe predispone i Piani Didattici Personalizzati a seguito dell’individuazione di quelle specifiche difficoltà (dal punto di vista linguistico, socioeconomico e culturale) che producono uno svantaggio in termini di apprendimento.

MODELLO PDP_BES_PEP_2023 in Word

MODELLO PDP_BES_PEP_2023 in pdf

MODULO DI APPROVAZIONE DEL PDP PER STUDENTI E GENITORI 2023 2024

Studenti stranieri

Per gli alunni non italofoni, successivamente al raccordo operativo tra Segreteria studenti, Referenti per alunni stranieri e Coordinatori delle classi interessate, vengono individuati gli studenti cui sottoporre i test linguistici per individuare il livello di conoscenza della lingua italiana (conformi al quadro comune europeo QCER).

In base ai livelli attestati viene avviato un percorso di potenziamento della lingua italiana L2 avvalendosi di personale interno (un docente per sede) in possesso di adeguata e specifica formazione. Per la relazione con le famiglie, inoltre, in caso di effettiva necessità, il Referente può richiedere la presenza di mediatori linguistici in accordo con gli Enti Locali e le Associazioni del territorio, per garantire un efficace confronto e una maggiore consapevolezza, per la famiglia, del percorso intrapreso.

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